2020: resoconto di un anno atipico
Sono passati 18 mesi da quando abbiamo creato Piantando.
Abbiamo fatto e imparato moltissimo e davanti a noi c’è una lunghissima strada a ostacoli, che abbiamo la fortuna di percorrere con persone come voi.
In questo periodo, ci siamo attivati su tre progetti importantissimi e grazie alle persone che scelgono di sostenerli adottando una piccola pianta grassa, siamo riusciti a far sì che si sviluppassero, avendo un impatto reale.
Il processo è semplice: raccogliamo i fondi necessari ad avviare le operazioni pianificate (campagne di piantumazione, invio spedizione medica, costruzione di un nuovo pozzo) e le portiamo a termine, assicurando la loro durata nel tempo. Semplice, chiaro, lineare.
Il primo progetto è stato quello di Fundacion Reforestemos; in Cile abbiamo riforestato più di 3 ettari di terreni distrutti da incendi negli anni passati. In questi mesi stiamo lavorando alla stesura di un report tecnico per capire in che modo il nostro intervento ha migliorato l’area, lo stiamo facendo con ingegneri e tecnici locali che stanno raccogliendo i dati e ci forniranno un documento che dovremo tradurre (e magari rendere graficamente più fruibile di un paper) e che renderemo disponibile sul nostro sito.
In questo primo anno e mezzo abbiamo preferito investire nel progetto per avere un impatto iniziale molto forte e avere così più dati a disposizione per fare analisi e migliorare il tiro dove necessario, invece che usare il budget per sviluppare un sistema di marketing che intrattenesse di più le persone (ad esempio, il diario del tuo albero).
Con Radio Dimensione Suono abbiamo avuto l’opportunità di sviluppare un progetto agroforestale bellissimo in un terreno in Veneto, in provincia di Rovigo.
Un nostro partner locale ci ha messo a disposizione due ettari di terreno precedentemente adibiti ad agricoltura intensiva, per creare un bosco nel cui sottobosco si potesse continuare a coltivare. Abbiamo piantato 2.000 alberi ed è emozionante vedere una macchia di verde in mezzo a decine di ettari di pieno campo.
Una anticipazione di una cosa che vedrete presto tutti è racchiusa in una parola: Silva.
Stiamo avviando un progetto di afforestazione in Abruzzo, su una collina che sta franando a causa della mancanza di alberi e dello sfruttamento intensivo per l’uva da tavola.
Un progetto che sarà per le persone e per la comunità, poiché daremo le chiavi di questo terreno a scuole ed associazioni per fare formazione sui più piccoli; non vediamo l’ora di mostrarvelo.
Passiamo al progetto de Il Pozzo dei Desideri, la nostra emozione più grande, perché se far nascere un bosco è fonte di felicità, dare acqua potabile a chi non l’aveva, ti lascia senza parole.
Matteo Ferrari, il responsabile del progetto e “papà” di tutta l’iniziativa, non è potuto andare in Malawi quest’anno a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Sono stati giorni di disperazione per noi, poiché questi progetti sono importanti per delle persone. Aspettare mesi per raccogliere i fondi ed aiutarle e non poterlo fare è molto doloroso.
Ma Matteo aveva un asso nella manica: Agostino. Una persona speciale che vive in Malawi da anni e sta dedicando la propria vita ad aiutare le persone, proprio sul posto. Si è dimostrato disponibile a coordinare i fornitori di materiale e le trivelle da lì, mentre Matteo in “smartworking” controllava che tutto andasse bene.
Come sapete grazie a questa soluzione, Piantando è riuscita a costruire il primo pozzo, che sia il primo di tanti. Matteo non lo sa, ma noi abbiamo pianto quando ci sono arrivate le foto che avete visto e quelle lacrime sono il senso di quello che è Piantando.
L’Isola di Amantani, sulla quale assieme all’omonima associazione inviamo medici per visitare gratuitamente le persone, è il progetto che il Covid ha messo più in pericolo.
Per definizione, un’isola su un lago a 4.000 metri, è isolata. Se ci si aggiungono restrizioni e limiti di spostamento, diventa impossibile arrivarci.
Da Aprile stiamo avendo difficoltà a raggiungere l’isola e stiamo lavorando con i partner locali per trovare una soluzione. Al momento il governo sta inviando dei medici ma principalmente per il tema del Covid, stiamo monitorando con attenzione la situazione che è in stallo, vamos Isla de Amantani!
L’ultimo progetto, non per importanza, riguarda i nostri fornitori locali. Mai nessuno ne parla ma lavorare con una filiera di artigiani e pagare un prezzo equo per il lavoro, è uno sforzo che ogni società dovrebbe fare.
I nostri vasi sono fatti a mano (A-MANO) da un artigiano di Castelli che fa questo lavoro da una vita. Se avete visto il nostro piccolo video sulla produzione dei vasi, avrete visto l’amore negli occhi di Lucio verso il proprio lavoro, verso la propria storia. Davvero dovevamo rinunciare a questo per risparmiare pochi euro producendo in Cina? Non se ne parla.
Il nostro vivaista, Domenico, dagli occhi sprigiona la stessa luce quando parla del proprio lavoro, per lui vale lo stesso.
Quello che speriamo è che, aldilà dei progetti, riusciate a vedere nei nostri occhi la stessa luce che noi vediamo in quella di chi lavora con noi. Ecco perché la filiera corta, l’artigianato e un fair trade sono per noi importanti quanto i nostri progetti.
Ecco perché non vendiamo “gadget da abbinare agli alberelli” ma un prodotto che ha un valore artistico, storico, naturale e sociale.
Ecco perché vogliamo imparare a comunicare meglio, per rispettare il bellissimo ecosistema che abbiamo costruito e stiamo costruendo, inutile negarlo, grazie a voi.
Piantando è una società benefit che permette a persone come te di sostenere progetti a impatto ambientale e sociale in modo concreto, certificato e trasparente.
Come? Semplicemente acquistando una piantina da tenere a casa, in ufficio o da regalare a una persona speciale.
Non è una semplice piantina, è il simbolo del tuo impegno.
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