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La vera rivoluzione è chiedersi cosa c’è dietro

27 Apr 2021 | Piantando

E la rivoluzione di Piantando è mostrarlo, e mostrarci.

“Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta”,

disse Stalin ai tempi della rivoluzione bolscevica.

Oggi invece, la rivoluzione la facciamo indossando seta, lana, cotone, ma indossando tutti questi indumenti in modo consapevole. La rivoluzione di cui stiamo parlando è la Fashion Revolution, e non lasciatevi ingannare dalle apparenze: anche questa, come ogni rivoluzione, nasce dalle ceneri di una tragedia.

8 anni fa.

Siamo a Dacca, capitale del Bangladesh, il 24 aprile del 2013: sono quasi le 9 del mattino quando il Rana Plaza, un edificio commerciale di otto piani, crolla su se stesso, causando 1.134 vittime. L’edificio, fatiscente e pieno di crepe, conteneva alcune fabbriche di abbigliamento e dava lavoro a migliaia di operai: in molti avevano già manifestato i propri timori sulle sue condizioni, ma sotto la minaccia di perdere il lavoro, avevano continuato ad andarci.
Una tragedia che poteva essere evitata e che per la prima volta mise in luce di fronte al mondo intero lo sfruttamento e l’abuso di diritti umani che spesso si cela nelle aziende tessili in tutto il mondo.

Who made my clothes? Chi ha fatto i miei vestiti?

Sono le scritte che hanno riempito i social nella settimana dedicata alla commemorazione di quest’evento (19-25 Aprile 2021), sono il grido di una rivoluzione che vuole portare ad una presa di coscienza collettiva per comprendere cosa acquistiamo, com’è fatto, da dove arriva, qual è la sua catena di produzione, domandandoci se tutto questo rispetta i diritti dei lavoratori, che spesso si trovano nella aree più povere e dimenticate del mondo.

Anche noi, con Piantando, ci siamo uniti a questa rivoluzione, che non dev’essere legata solo all’ambito della moda, ma a qualsiasi settore, alla base di ogni acquisto che facciamo, per un mondo in cui il rispetto dei diritti ambientali e umani siano lo standard, e non l’eccezione.

Quindi, cosa c’è dietro Piantando?

C’è la scelta della filiera corta, dell’artigianato, del fair trade.
Ci sono i nostri vasi fatti a mano da Lucio, artigiano ceramista di Castelli, che con la sua famiglia tramanda quest’arte da generazioni.
Ci sono le piantine scelte da Domenico, il nostro agronomo, appassionato di piante rare, curiose, insolite.
Ci sono i portachiavi Goccia e Foglia cuciti a mano da Carolina, che dedica le sue abilità di sarta a sostegno di progetti di valore.
Ci sono i portachiavi a forma di cappellino peruviano, in lana d’alpaca, lavorati a mano dalle donne dell’Isola di Amantaní.
Ci sono delle persone, ci siamo noi.

Piantando è una società benefit che permette a persone come te di sostenere progetti a impatto ambientale e sociale in modo concreto, certificato e trasparente.
Come? Semplicemente acquistando una piantina da tenere a casa, in ufficio o da regalare a una persona speciale.

Non è una semplice piantina, è il simbolo del tuo impegno.

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