Seleziona una pagina

Mamma, ti capiamo

10 Mag 2020 | Piantando

Ci siamo messi nei panni delle mamme per un giorno.

Cos’è l’empatia?
Per noi è osservare, ascoltare, farsi raccontare una storia, mettersi nei panni di qualcun altro e, infine, capire quella persona.
Oggi, in occasione della sua ricorrenza, abbiamo deciso di metterci nei panni di una mamma.

Una mamma

Oltre alle frasi di rito e i dati di fatto indiscutibili (è colei che- e scusa se è poco- ci ha dato la vita), è la dedizione a fare la mamma.
Inizia la giornata e sa già che dovrà pensare anche alla giornata di qualcun altro, dagli impegni di lavoro, all’organizzazione della vita di casa insieme al partner, dallo sport o i compiti dei figli al pensiero di quando potrà incastrare in questo fitto calendario anche un momento solo per sé stessa.
Durante la quarantena sono tante ad averci raccontato, scrivendoci un messaggio, che hanno riscritto la propria vita per poter venire incontro a una nuova quotidianità: lo smart working, la casa condivisa tutto il giorno con tutta la famiglia… O magari tutta per sé, ma incredibilmente e improvvisamente vuota.
Non scherziamo: siamo esausti solo al pensiero!
Ma a quel punto non ci siamo fermati, e abbiamo spostato il dito sul mappamondo di parecchi centimetri. Facendo girare quella grande sfera siamo arrivati lontanissimo, precisamente in Perù. Ancora più precisamente, sull’isola di Amantani.

Una mamma ad Amantani

Su quest’isola vivono circa 4000 persone in condizioni di povertà preoccupanti: questo tenore di vita colpisce soprattutto le donne e bambini, dato che la maggior parte degli uomini è emigrata per lavoro nelle periferie della capitale Lima.
Un’isola di donne – e mamme- in povertà, che non hanno finora avuto accesso a un’istruzione adeguata e che devono mantenere i figli con il solo guadagno del marito emigrato. La situazione sociale vede queste donne fortemente penalizzate, tra tassi di disoccupazione e analfabetismo femminile altissimi, numerosi casi di violenza fisica e psicologica, maternità precoci e inevitabili, spesso addirittura mortali.
È difficile essere mamme qui, qualcuna non l’aveva neanche deciso e non ha potuto godere delle gioie che porta la maternità.
È per questo che, a sostegno delle donne, delle mamme e dei cittadini dell’isola è nata Alma De Mujer, un’associazione pensata per provvedere alla salute delle persone e per renderle autosufficienti con corsi formativi e professionalizzanti. Viene così costruito un centro polifunzionale che funge da laboratorio tessile per le donne, da casa per i volontari in visita, da ambulatorio medico per assicurare una giusta copertura sanitaria, da luogo di riparo e assistenza per anziani trascurati… e molto altro.
Un ragazzo italiano in visita su quest’isola è rimasto affascinato da questo progetto e ha deciso di sostenerlo a distanza fondando in Abruzzo “L’isola di Amantani”, una cooperativa e bottega equosolidale i cui guadagni sono destinati, come da statuto, al progetto “Alma de Mujer”. Noi di Piantando ci siamo innamorati di questo progetto, per questo abbiamo deciso di permettere anche a te di sostenere “L’isola di Amantani” regalando una piantina a chi vuoi bene (anche a te stesso!).
Una mamma che possiede un’istruzione e impara una professione può garantire un futuro più sicuro e felice ai propri figli, e questo è quello che ci auguriamo noi mentre salutiamo virtualmente le ragazze e i volontari di “Alma De Mujer” e de “L’isola di Amantani” e spostiamo il dito sul mappamondo di molti altri centimetri.

Sicuramente hai visto in TV riprese di donne africane che camminano con grandi contenitori di acqua sulla testa.
Siamo nel 2020 e questo è ancora il metodo più diffuso per accedere ad acqua potabile in Africa.
Questa attività impiega gran parte della giornata di una donna africana: dovendo lavorare e affrontare parecchi chilometri a piedi all’andata e al ritorno per recuperare l’acqua per la propria famiglia, è facile che la frequenza a scuola si riduca drasticamente.
Le popolazioni africane necessitano di attrezzature per poter ricavare dalla terra arida acqua potabile per il proprio villaggio, sfortunatamente queste attrezzature non sono facilmente reperibili ed economiche. Per questo nasce Il Pozzo Dei Desideri.
Dal 2015 a oggi l’associazione no profit fondata da Matteo Ferrari ha costruito 23 pozzi che permettono ogni giorno a più di 12.000 persone di bere acqua pulita. Un regalo che, se manutenuto, può durare decine di anni.
Il progetto continua a vivere grazie esclusivamente alla raccolta fondi tra amici e conoscenti, con il passaparola, tramite la rete e, da un anno a questa parte, anche tramite le nostre succulente: con Piantando (sul nostro blog puoi ripercorrere la storia di come abbiamo conosciuto Matteo) puoi aiutare anche tu una mamma in Malawi sostenendo Il Pozzo Dei Desideri, scopri qui come.

È dura la vita delle mamme, e forse abbiamo un po’ esagerato quando abbiamo detto che le capiamo.
Non possiamo nemmeno immaginare tutti i sacrifici che fanno per noi.
Quello che possiamo affermare con certezza è che cerchiamo ogni giorno di avvicinarci ai bisogni di ognuna di loro, dall’Italia, al Perù fino al cuore dell’Africa attraverso un semplice gesto che puoi fare anche tu.
Che tu stia pensando alla tua mamma oppure a una mamma dall’altra parte del mondo, sappi che con queste azioni che faremo insieme potremo rendere la vita di una madre migliore: più sostenibile, più ricca di opportunità e, soprattutto, più felice.

Piantando è una startup che permette a persone come te di sostenere progetti di impatto ambientale e sociale in modo concreto, certificato e trasparente.
Come? Semplicemente acquistando una piantina da tenere a casa, in ufficio o da regalare ad una persona speciale.

Non è una semplice piantina, è il simbolo del tuo impegno.

Haworthia

39,90

Leggi anche:

* Registrandoti accetti l’utilizzo dei tuoi dati in conformità con la nostra privacy policy.