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La Generazione Zeta salverà il mondo

19 Feb 2020 | (PLANET)

Non solo Greta: ti presentiamo i 10 teenager che stanno cambiando le sorti del nostro pianeta.

Come siamo messi a buoni propositi per il 2020? I primi mesi dell’anno sono quelli in cui si fa un ragionamento sull’anno passato per iniziare con le migliori intenzioni a fare qualcosa di buono per la nostra vita. Anche per il nostro pianeta.

Ed è in questo periodo di grandi propositi che si è svolto il World Economic Forum, il forum economico mondiale nato nel 1971 a Ginevra, in Svizzera. Questa fondazione senza fini di lucro si riunisce ogni inverno per discutere delle questioni più urgenti della politica, ambiente, salute e dell’economia mondiale insieme a figure esperte, tra le quali giornalisti, politici ed intellettuali.

Indovinate un po’ qual è stata la questione urgente da discutere a Davos quest’anno?
Bingo. L’ambiente.

Sarebbe inopportuno parlare di questo argomento senza le persone che abiteranno questo pianeta per molto più tempo dei politici e degli intellettuali che hanno già affrontato la crisi di mezz’età: il 2020 è stato il primo anno in assoluto in cui i veri protagonisti sono stati i cosiddetti “teenage change-makers”, ossia un gruppo di ragazzi provenienti da diverse parti del mondo che, sin da giovanissimi, fanno il cambiamento. Dalla crisi climatica alla discriminazione, i giovani di tutto il mondo stanno prendendo il futuro – e il coraggio- a piene mani e lo stanno rendendo un futuro in cui loro. e anche noi, vorremmo vivere.

Se Greta può essere un nome molto conosciuto in questo frangente, forse però Fionn, Autumn, Ayakha, Cruz hanno bisogno di qualche presentazione. E siamo felici di farteli conoscere.

Autumn Peltier, 15 anni

La quindicenne canadese Autumn è membro della Prima Nazione di Wikwemikong a nord dell’Ontario ed è considerata una “guerriera dell’acqua” sin da quando aveva otto anni. Aveva scoperto che le comunità delle “Prime Nazioni” (le popolazioni indigene canadesi) non avevano accesso ad acqua potabile a causa di contaminazioni industriali. Nel 2019, Autumn è stata nominata capo della commissione della tutela delle acque dalla nazione Anishinabek, e attualmente rappresenta ben 40 Prime Nazioni nell’Ontario, molte delle quali stanno affrontando una seria crisi idrica. Cosa fa in pratica? Visita le riserve, incontra i leader della nazione Anishinabek ed è portavoce internazionale dei diritti di accesso ad acqua potabile per le popolazioni indigene. Oggi si ispira al lavoro della sua prozia Josephine Mandamin, che ha sostenuto la causa della protezione dei Grandi Laghi fino al momento della sua morte. Autumn ha preso il posto di sua zia come portavoce di queste problematiche.

Guarda Autumn in azione:
Forging a Path Toward a Common Future
The Power of Youth
How to Turn Protest into Progress

Ayakha Melithafa, 17 anni

Ayakha vive nella cittadina di Eerste River nelle periferie di Cape Town, in Sudafrica. Sua mamma lavora come contadina a Western Cape, dove la siccità ha messo in pericolo il suo sostentamento. Questi cambiamenti hanno spinto Ayakha ad agire. Fa parte della African Climate Alliance e dell’iniziativa Project 90 by 2030, cercando supporto per uno sviluppo a basse emissioni di carbonio e una transizione energetica equa e sostenibile nel suo Paese. Nel 2019, Ayakha e altri 15 ragazzi provenienti da tutto il mondo hanno sottoposto una petizione al Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia per attribuire a cinque delle principali potenze economiche del mondo la responsabilità dell’inazione alla crisi climatica. Alla faccia dell’apatia adolescenziale, aggiungiamo noi.

Guarda Ayakha in azione:
Climate Politics is Local
Calling for Climate Justice
Planting a Better Future

Cruz Erdmann, 14 anni

Nato e cresciuto a Bali, Cruz ha trascorso la sua infanzia a fare immersioni ed esplorare l’Indonesia orientale con la sua famiglia. Ha sempre amato l’oceano, passione trasmessa dai genitori, biologi e ambientalisti marini. Da quando ha 10 anni, Cruz ha collezionato più di 160 immersioni e a 12 anni ha iniziato a scattare fotografie sottomarine. Nel 2019, la foto di un calamaro di Lesson gli ha permesso di vincere il titolo prestigioso di Young Wildlife Photographer of the Year del London’s Natural History Museum.

Guarda Cruz in azione:
Hidden Worlds in Our Ocean

Melati Wijsen, 19 anni

Anche Melati è cresciuta sull’isola di Bali, dove ha dovuto affrontare una vera e propria invasione di plastica. Si ricorda ancora della volta in cui, nuotando nei pressi della spiaggia che frequentava da piccola, Melati è emersa dall’oceano con un sacchetto di plastica arrotolato intorno al braccio. Prendendo ispirazione da una lezione su leader influenti nel mondo, Melati fonda insieme alla sorellina “Bye Bye Plastic Bags”, organizzando petizioni, campagne di sensibilizzazione e azioni di pulizia massiva delle spiagge. Da quel momento, e grazie anche all’impegno di Melati, Bali ha promulgato una legge che vieta la plastica monouso. Melati e sua sorella sono state nominate dal TIME Magazine tra gli adolescenti più influenti e dalla CNN come Young Wonders del 2018.

Guarda Melati in azione:
Forging a Path Toward a Common Future
Linking Up the Next Generation of Entrepreneurs
Rising Up Against Plastic Pollution
Breaking Free from Single Use

Fionn Ferreira, 18 anni

Fionn è cresciuto su un’isola remota di West Cork, una regione sulla costa irlandese. Fionn ha trascorso tutta la sua infanzia tra progetti scientifici e il suo inseparabile kayak. Impiegando la maggior parte del suo tempo libero in attività all’aperto, Fionn si è reso conto degli effetti letali dell’inquinamento ambientale provocato dalle microplastiche.
Al liceo ha inventato un metodo geniale di estrazione di frammenti di microplastica dall’acqua utilizzando la sua versione di ferrofluido, un fluido magnetico sviluppato dalla NASA. Grazie a questa scoperta, Fionn si è guadagnato – a ragione- il Google Science Fair del 2019.

Guarda Fionn in azione:
Planting a Better Future

Greta Thunberg, 17 anni

A soli 8 anni, Greta guarda un documentario a scuola riguardante i cambiamenti climatici. Da quel momento anche Greta cambia: smette di mangiare, parlare e cade in un’irrimediabile depressione. Poi, a un tratto, decide di agire: inizia a cambiare le sue abitudini per diminuire il suo impatto sull’ambiente. Nel 2018 inizia a protestare durante le ore di lezione davanti al parlamento svedese, brandendo un cartello scritto a mano che cita “Skolstrejk for Klimatet” (“sciopero scolastico per il clima”). Greta ha continuato da allora a scioperare ogni venerdì, ispirando migliaia di ragazzi in tutto il mondo.

Guarda Greta in azione:
Forging a Path Toward a Common Future
Averting a Climate Apocalypse

Mohamad Al Jounde, 18 anni

Mohamad è cresciuto in Siria, ma è dovuto fuggire in Libano a causa della guerra. Come molti altri bambini rifugiati, non è potuto andare a scuola, quindi ha deciso di aiutare i bambini nella sua stessa situazione. Insieme ai suoi genitori, Mohamad costruisce a 12 anni una scuola all’interno di una campo profughi in cui 200 bambini hanno ora accesso al loro diritto all’istruzione. Aiuta i bambini a guarire, imparare e divertirsi con giochi e con la fotografia. Nel 2017 hanno conferito a Mohamad l’International Children’s Peace Prize e il Generation Change Award di MTV nel 2018.

Guarda Mohamad in azione:
The Migration Myth
A Decade to Deliver the Global Goals

Naomi Wadler, 13 anni

L’attivismo studentesco di Naomi inizia quando decide di guidare una marcia alla sua scuola elementare in Virginia per ricordare un mese dalla sparatoria a scuola al liceo di Marjory Stoneman a Parkland, in Florida. La sua marcia è durata 18 minuti: ogni minuto è stato dedicato alle 17 vittime della sparatoria, mentre l’ultimo minuto è stato dedicato a Courtlin Arrington, una studentessa afroamericana che è stato assassinata poco dopo la sparatoria di Parkland nel suo liceo in Alabama. La missione di Naomi è di dare voce alle ragazze afroamericane, e spera di coinvolgere sempre più persone per ricordare le numerose ragazze che hanno perso la vita a causa delle armi a scuola.

Guarda Naomi in azione:
The Power of Youth
A Conversation with will.i.am
Planting a Better Future

Natasha Mwansa, 18 anni

Natasha è nata e cresciuta in Zambia, dove ha fatto della salute e il benessere dei giovani una vera e propria missione di vita, soprattutto combattendo il fenomeno delle spose bambine. Grazie al suo ruolo di reporter e giornalista, raccoglie informazioni. Ha fondato la Natasha Mwansa Foundation per promuovere un movimento in cui i giovani vengano ascoltati e valorizzati. Grazie al suo impegno, è stata selezionata per far parte della African Union Commission’s Youth Advisory Board ed è stata la vincitrice più giovane del premio come Leader della Salute Mondiale conferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Guarda Natasha in azione:
Forging a Path Toward a Common Future
Strategic Outlook on Africa

Salvador Gómez-Colón, 17 anni

Quando l’uragano Maria ha devastato Portorico nel 2017, Salvador realizza che la sua città potrebbe non avere energia elettrica per oltre un anno. In tutta risposta, decide di ideare la campagna “Light and Hope for Puerto Rico” per distribuire a più di 3100 famiglie dell’isola lampade a energia solare, lavatrici azionate a mano e altri strumenti per condurre una normale vita quotidiana. Salvador continua tuttora a promuovere l’implementazione “Light and Hope for the Bahamas”. Salvador è stato nominato dal TIME Magazine’s tra i 30 adolescenti più influenti nel 2017 e nel 2019 ha ricevuto il President’s Environmental Youth Award da parte dell’Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti e il Diana Award per il lavoro umanitario.

Guarda Salvador in azione:
Forging a Path Toward a Common Future

Forse ti rivedi in qualcuna delle storie di questi ragazzi, nelle cause che sostengono o semplicemente ammiri la loro dedizione: il nostro augurio è che il loro lavoro sia d’ispirazione per tanti, noi ci impegniamo a continuare con l’entusiasmo e lo slancio giusto, convinti che insieme potremo rendere il nostro Pianeta un posto migliore.

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