Conta il pensiero (il tuo)
In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente vi avevamo invitato a scrivere una dedica al pianeta: il 5 giugno le abbiamo condivise tutte sui nostri social, tranne una. Eccola.
Caro pianeta, come prima cosa GRAZIE.
Grazie per essere così bello, pieno di mari e spiagge stupende, di montagne maestose e mozzafiato, di boschi profumati e silenziosi, di campi fioriti e suonanti di insetti, di fiumi e ruscelli che sbattono sui sassi, pesciolini che nuotano in quei laghi che come specchi ci ritraggono, grazie anche delle colline e delle pianure dove si può trovare un poco di pace.
Grazie per la grande quantità di cose, luoghi, animali e piante da poter scoprire.
L’uomo crede di dominarti, di conoscerti, ma tu ci dimostri sempre che sai essere infinitamente diverso e che chiunque provi a domarti, tu sei più forte e con zero sforzo riesci a rimetterci in riga con un semplice tremore della terra o potenza di un’onda.
Purtroppo non siamo in grado di capire i tuoi segnali, neanche le tue urla di disperazione. Come è possibile che l’essere umano che si crede tanto intelligente, non abbia l’empatia per comprenderti?
Io mi SCUSO.
Mi scuso per l’ipocrisia di noi tutti: dire in maniera convinta di amarti e poi continuare a rovinarti. Pensiamo che tu e noi essere umani siamo due cose distinte.
Devi capire, che in questo sistema che abbiamo creato, è difficile non farti del male: l’egoismo, il bisogno di tutto e subito, ci rendono schiavi di un percorso che porta al tuo deterioramento ed ad una nostra insaziabile voglia di avere sempre di più.
Io, caro pianeta, ti prometto una cosa,
quella che ogni anno prometto: proverò ad uscire da questo sistema, chiederò sempre meno e darò sempre di più. A te come a tutti. Se cambiamo il nostro modo di pensare, non solo rispetto a te, ma anche rispetto a tutti gli altri umani ed esseri viventi e non, saremo meno ipocriti. Già solo il vero rispetto verso noi stessi, e non quello ipocrita, porta al rispetto di tutto ciò che ci circonda, cioè tu. Perché anche io sono parte di te, anche l’essere umano è parte di te.
È questo che bisogna capire.
Il concetto non è “io ed il pianeta” ma “io come parte del pianeta, io come un’altra persona, come il cervo, il topolino, l’ape, l’ibiscus, la margherita, la trota, il delfino, l’avocado, la fragola, il cedro, l’abete, l’ematite, il quarzo, l’alga wakame, il territorio italiano, il continente americano… Noi siamo parte di te come qualsiasi altra cosa”.
Rispettando noi stessi, rispettiamo te. Rispettando te, rispettiamo noi stessi.
Caro pianeta, scusaci e continua a perdonarci, arriverà il giorno in cui ci faremo perdonare, tornando a rispettarti ed amarti come davvero meriti.
Arriverà il giorno in cui capiremo che tu sei noi e noi siamo te.
Fino ad allora, per favore sopportaci ed aspettaci.
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