Come ho conosciuto il Malawi
Com’è nato il progetto de Il Pozzo dei Desideri? Storia di un progetto, che è anche una storia di vita.
Scritto da Matteo Ferrari de “Il Pozzo dei Desideri”
Quando mi capita di raccontare Il Pozzo dei Desideri a qualcuno che non lo conosce e mi chiede che cos’è, dico sempre: “Il Pozzo dei Desideri è un progetto che ha l’obiettivo di costruire pozzi nei villaggi più remoti del Malawi“.
In realtà la risposta giusta sarebbe: “Il Pozzo dei Desideri è una parte importante della mia vita“.
Sì, perché, da quando è iniziato, nel 2014, è un’attività che occupa molto del mio tempo libero e molti dei miei pensieri.
Anche se i primi risultati del progetto vedranno la luce nell’agosto del 2015, il progetto nasce nel 2014 dopo un viaggio di un mese in Malawi, Paese di cui vi ho parlato nel precedente articolo. È stato un viaggio voluto e cercato; non ho cercato il Malawi, quello è venuto per caso, ma ho cercato l’esperienza di vivere per un periodo a stretto contatto con una realtà africana. Senza nessuna intermediazione né programmi. Partendo solo con un biglietto aereo, uno zaino e l’ospitalità di una persona locale per dormire.
Quel mese in Malawi è stato per me una svolta. Fondamentale.
In un mese non puoi dire di conoscere un Paese, non puoi dire di conoscere i suoi bisogni, le sue difficoltà, i suoi usi e i suoi costumi. In un mese, o forse anche meno, riesci però a innamorarti. Irrazionalmente, senza pensarci, come succede con le persone.
Il progetto nasce così, da questo innamoramento. E nasce in Italia, al mio rientro da quel viaggio. Un rientro che è stato fisico ma non mentale: ero rimasto lì con la testa e ci volevo tornare.
Ma volevo dare un senso al mio ritorno.
Così, dall’Italia, ho iniziato a pensare a come riempire i miei successivi viaggi in Malawi di concretezza, creando qualcosa che durasse nel tempo. Dopo aver scartato alcune idee, la scelta è caduta sui pozzi d’acqua. L’acqua, la risorsa vitale per tutti noi. Un pozzo, un oggetto che di per sé può avere una durata di moltissimi anni. Era il binomio perfetto che cercavo: non un aiuto temporaneo, ma la risoluzione di un problema per sempre.
Così comincio a dirlo in giro: amici, parenti e sul web. Creo una campagna di raccolta fondi in rete. E in parallelo cerco di capire come si costruisce un pozzo in Malawi. Passo nottate a capire come fare e alla fine di tutti quei mesi di ricerca ho la fortuna di conoscere Agostino. Lui vive in Malawi. Da quell’incontro nasce la nostra amicizia e il progetto mette finalmente radici.
La raccolta fondi va benissimo e nel 2015 torno in Malawi, dove costruiamo i primi due pozzi. Da lì non ci siamo più fermati. Ogni anno torno in Malawi e sempre grazie principalmente a raccolte fondi sul web abbiamo sinora costruito 23 pozzi che danno la possibilità di bere, coltivare e lavarsi a più di 12.000 persone in Malawi.
E non finisce qui.
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Piante
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